CRONACHE DALL’EST. Aumenta nell’Urss la mortalità infantile. Si spende troppo poco per la sanità

MOSCA. (gi.  ci.).  La  mortalità  Infantile è aumentata in  Unione  sovietica  del trenta per cento tra il 1971 e il 1976 e non ci sono segni di una inversione di tendenza. II tasso di mortalità relativo ai bambini che non hanno ancora  compiuto 11 primo anno di età è  attualmente  uno dei parametri usati per determinare lo sviluppo economico-sociale di una nazione: è in genere altissimo nei paesi del Terzo mondo e diminuisce progressivamente nel paesi industrializzati. La Svezia, che ha li più alto  reddito  pro-capite del mondo, ha anche Il  tasso  di  mortalità infantile più basso.

L’aumento del tasso dal 22,9 al 31,1 per mille, dato ricavato dalle statistiche ufficiali russe, sarebbe determinato dal concorso di diversi fattori tra cui l’alta percentuale di alcoolismo tra le donne incinte, la riduzione delle spese sanitarie nel bilancio sovietico, la qualità scadente del latte artificiale e la scarsità di vaccini.

Il manifesto 28 giugno 1980

Lascia un commento