Questo 2022
Cosa unisce una giornalista ecologista, una grande e sensibilissima poetessa e un giornalista intellettuale in queste pagine?
Il ricordo. Sì il ricordo perchè quest’anno oltre alla pandemia, allo scoppio improvviso di una guerra nel cuore dell’Europa, ad una grave crisi climatica che si esprime in siccità ed eventi estremi, questo 2022 si è portato via anche Biancamaria Frabotta ed Aldo Garzia, l’una poetessa e protagonista a suo tempo del movimento femminista, l’altro appassionato militante e giornalista del Manifesto, nonchè custode della memoria per questo sito e nei molti libri che ha curato.
Cosa avevano in comune Giuseppina, Biancamaria ed Aldo? Una lunga stagione di lotte e battaglie che ruotavano attorno a quel crogiuolo di idee eterodosse che per anni è stato il quotidiano il manifesto. Una lunga stagione di valori e di utopie che poi si è declinata nelle diverse ispirazioni e militanze che hanno segnato i percorsi individuali. Sono poche le parole che possiamo spendere per descrivere il loro lascito. E non sarebbero adeguate. Ognuna/o meriterebbe pagine e pagine di ricordi e riflessioni. Per tutti valga il fatto che quando abbiamo iniziato a lavorare per salvare la memoria del pensiero di Giuseppina, sia Biancamaria sia Aldo si sono messi a completa disposizione di questo progetto e per molti mesi (per Aldo, anni) hanno dato il loro contributo nella lettura, organizzazione dei contenuti e dei contesti per restituire uno sguardo a tutto tondo sulle intuizioni e le letture che Giuseppina aveva dato degli accadimenti del mondo.
Una storia è spesso fatta di tante storie, di incontri di “verità parziali” per usare le parole di Biancamaria. Vi invitiamo quindi a leggere ciò che Aldo e Biancamaria hanno scritto per questo sito nella sezione “Testimonianze”. E, come contributo di Giuseppina per il 2022, a rileggere la rubrica di “Ambiente viziato” dal titolo ” Che sarà mai se l’Artico si scioglie”. Era il settembre del 2011, ma sembra scritta ieri per tutti noi.
Un pensiero dolce, quindi per tutti e tre. E una certezza. Il loro ricordo non ci abbandonerà se sapremo farne vivere l’essenza nel presente.
La redazione

